Scrive Mariano Degli Amatori: “Nel nono secolo, erasi sparso un errore altrettanto indegno, quanto irreligioso di certuni, denominati perciò Stercoranisti, i quali non si vergognavano di dire, che non solo le spezie dell’Eucaristia, ma lo stesso corpo di Cristo in esse contenutosi, fosse soggetto alla comune sorte degli altri cibi, e che in conseguenza allo stesso modo come quelli si digerisse”.

Mariano Degli Amatori, Biblioteca Eucaristica […], Parte Prima, Venezia 1744, p. 331.

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